< Pagina:Tasso - Aminta, Manuzio, 1590.djvu
Questa pagina è stata trascritta ma deve essere formattata o controllata.

scena prima. 11

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Aminta, Manuzio, 1590.djvu{{padleft:20|3|0]]

  Et con quanti iterati abbracciamenti
  La vite s’auuiticchia al ſuo marito:
  L’abete ama l’abete: il pino il pino:
  155L’orno per l’orno, & per la ſalce il ſalce,
  E l’un per l’altro faggio arde, e ſospira.
  Quella quercia, che pare
  Sì ruuida, e ſeluaggia,
  Sent’anch’ella il potere
  160De l’amoroſo foco: e, ſe tu haueſſi
  Spirto, e ſenſo d’Amore, intendereſti
  I ſuoi muti ſospiri. hor tu da meno
  Eßer vuoi de le piante,
  Per non eſſer amante?
  165Cangia, cangia conſiglio,
  Pazzarella che ſei.

  Sil.Hor sù, quando i ſospiri
  Vdirò de le piante,
  Io ſon contenta allhor d’eſſer amante.

  Daf.170Tu prendi à gabbo i miei fidi conſigli,
  E burli mie ragioni? ò in amore
  Sorda non men, che ſciocca: ma và pure,
  Che verrà tempo, che ti pentirai
  Non hauerli ſeguiti. e già non dico
  175Allhor che fuggirai le fonti, ou’hora
  Speſſo ti specchi, e forſe ti vagheggi,
  Allhor che fuggirai le fonti, ſolo
  Per tema di vederti creſpa, e brutta,
  Queſto auerratti ben. ma non t’annuncio


  E con quanti iterati abbracciamenti
  La vite s’avviticchia al suo marito:
  L’abete ama l’abete: il pino il pino:
  155L’orno per l’orno, e per la salce il salce,
  E l’un per l’altro faggio arde, e sospira.
  Quella quercia, che pare
  Sì ruvida, e selvaggia,
  Sent’anch’ella il potere
  160De l’amoroso foco: e, se tu avessi
  Spirto, e senso d’Amore, intenderesti
  I suoi muti sospiri. Or tu da meno
  Esser vuoi de le piante,
  Per non esser amante?
  165Cangia, cangia consiglio,
  Pazzarella che sei.

  Sil.Or su, quando i sospiri
  Udirò de le piante,
  Io son contenta allor d’esser amante.

  Daf.170Tu prendi a gabbo i miei fidi consigli,
  E burli mie ragioni? O in amore
  Sorda non men, che sciocca: ma va’ pure,
  Che verrà tempo, che ti pentirai
  Non averli seguiti. E già non dico
  175Allor che fuggirai le fonti, ov’ora
  Spesso ti specchi, e forse ti vagheggi,
  Allhr che fuggirai le fonti, solo
  Per tema di vederti crespa, e brutta,
  Questo averratti ben. Ma non t’annuncio

B     2         Già

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.