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18 | atto primo. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Aminta, Manuzio, 1590.djvu{{padleft:27|3|0]]
Un non sò che d’amaro:
Soſpriraua ſouente, e non ſapeua
La cagion de’ ſospiri.
100Così fui prima Amante, ch’intendeſſi,
Che coſa foſſe Amore.
Ben me n’accorſi al fin: &, in qual modo,
Hora m’aſcolta, e nota. Tir. È da notare.
Am.À l’ombra d’un bel faggio Siluia, e Filli
105Sedean’un giorno, & io con loro inſieme;
Quando un’ape ingegnoſa, che cogliendo
Sen’giua il mel per que’ prati fioriti,
À le guancie di Fillide volando,
À le guancie vermiglie, come roſa,
110Le morſe, e le rimorſe auidamente;
Ch’à la ſimilitudine ingannata
Forſe un fior le credette. allhora Filli
Cominciò lamentarſi, impatiente
De l’acuta puntura:
115Ma la mia bella Siluia diſſe, Taci,
Taci, non ti lagnar, Filli, perch’io
Con parole d’incanti leuerotti
Il dolor de la picciola ferita.
À me inſegnò già questo ſecreto
120La ſaggi a Areſia, e n’hebbe per mercede
Quel mio corno d’auolio ornato d’oro.
Coſi dicendo, auuicinò le labra
De la ſua bella, e dolciſſima bocca
À la guancia rimorſa, e con ſoaue
Un non so che d’amaro:
Sosprirava sovente, e non sapeva
La cagion de’ sospiri.
100Così fui prima Amante, ch’intendessi,
Che cosa fosse Amore.
Ben me n’accorsi al fin: ed, in qual modo,
Ora m’ascolta, e nota. Tir. È da notare.
Am.A l’ombra d’un bel faggio Silvia, e Filli
105Sedean un giorno, ed io con loro insieme;
Quando un’ape ingegnosa, che cogliendo
Sen’ giva il mel per que’ prati fioriti,
A le guancie di Fillide volando,
A le guancie vermiglie, come rosa,
110Le morse, e le rimorse avidamente;
Ch’a la similitudine ingannata
Forse un fior le credette. Allora Filli
Cominciò lamentarsi, impaziente
De l’acuta puntura:
115Ma la mia bella Silvia disse, Taci,
Taci, non ti lagnar, Filli, perch’io
Con parole d’incanti leverotti
Il dolor de la picciola ferita.
A me insegnò già questo secreto
120La saggi a Aresia, e n’ebbe per mercede
Quel mio corno d’avolio ornato d’oro.
Così dicendo, avvicinò le labra
De la sua bella, e dolcissima bocca
A la guancia rimorsa, e con soaue
Suſurro