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  Un non sò che d’amaro:
  Soſpriraua ſouente, e non ſapeua
  La cagion de’ ſospiri.
  100Così fui prima Amante, ch’intendeſſi,
  Che coſa foſſe Amore.
  Ben me n’accorſi al fin: &, in qual modo,
  Hora m’aſcolta, e nota.
     Tir.     È da notare.
  Am.À l’ombra d’un bel faggio Siluia, e Filli
  105Sedean’un giorno, & io con loro inſieme;
  Quando un’ape ingegnoſa, che cogliendo
  Sen’giua il mel per que’ prati fioriti,
  À le guancie di Fillide volando,
  À le guancie vermiglie, come roſa,
  110Le morſe, e le rimorſe auidamente;
  Ch’à la ſimilitudine ingannata
  Forſe un fior le credette. allhora Filli
  Cominciò lamentarſi, impatiente
  De l’acuta puntura:
  115Ma la mia bella Siluia diſſe, Taci,
  Taci, non ti lagnar, Filli, perch’io
  Con parole d’incanti leuerotti
  Il dolor de la picciola ferita.
  À me inſegnò già questo ſecreto
  120La ſaggi a Areſia, e n’hebbe per mercede
  Quel mio corno d’auolio ornato d’oro.
  Coſi dicendo, auuicinò le labra
  De la ſua bella, e dolciſſima bocca
  À la guancia rimorſa, e con ſoaue


  Un non so che d’amaro:
  Sosprirava sovente, e non sapeva
  La cagion de’ sospiri.
  100Così fui prima Amante, ch’intendessi,
  Che cosa fosse Amore.
  Ben me n’accorsi al fin: ed, in qual modo,
  Ora m’ascolta, e nota.
     Tir.     È da notare.
  Am.A l’ombra d’un bel faggio Silvia, e Filli
  105Sedean un giorno, ed io con loro insieme;
  Quando un’ape ingegnosa, che cogliendo
  Sen’ giva il mel per que’ prati fioriti,
  A le guancie di Fillide volando,
  A le guancie vermiglie, come rosa,
  110Le morse, e le rimorse avidamente;
  Ch’a la similitudine ingannata
  Forse un fior le credette. Allora Filli
  Cominciò lamentarsi, impaziente
  De l’acuta puntura:
  115Ma la mia bella Silvia disse, Taci,
  Taci, non ti lagnar, Filli, perch’io
  Con parole d’incanti leverotti
  Il dolor de la picciola ferita.
  A me insegnò già questo secreto
  120La saggi a Aresia, e n’ebbe per mercede
  Quel mio corno d’avolio ornato d’oro.
  Così dicendo, avvicinò le labra
  De la sua bella, e dolcissima bocca
  A la guancia rimorsa, e con soaue

Suſurro

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