< Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

— 104 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:112|3|0]]

72.

Dimostra la sua antica costanza e la nuova incostanza de la sua donna

esser molto diverse.

Quanto piú ne l’amarvi io son costante
  E nel mostrar ne gli occhi aperto il core,
  Tanto nel finger voi che ’l puro ardore
  4Non veggiate ne gli occhi e nel sembiante.
Che farò dunque? andrò pur anco avante
  E in questo mar del mio nemico Amore
  La nave crederò del mio dolore
  8Ad Euro adverso, disperato amante?
O sembrerò nocchier, che poggia ed orza
  Ne l’onde d’Adria alterna o nel Tirreno,
  11Mutando il corso ov’è soverchia forza,
Ma per turbato cielo e per sereno
  Prender con ogni vento al fin si sforza
  14Sol un tranquillo porto un dolce seno?


    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:112|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.