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91.
Mostra d’essersi avveduto d’un nuovo amore de la sua donna ne la pallidezza
e ne’ sospiri; ma di non sapere a punto quale egli sia.
Io veggio, o parmi, quando in voi m’affiso
Un desio che v’accende ed innamora
A quel vago pallor che discolora
4Le rose e i gigli del fiorito viso;
E dove lampeggiava un dolce riso
Languidi e rochi mormorar talora
Odo i fidi messaggi e l’aria e l’ôra
8Ch’aura appunto mi par di paradiso.
E ben io, vago di saper novella
De’ secreti del core, il ver ne spio;
11Ma questo solo par che si riveli: —
Quel che ci move è giovenil desio. —
Pur qual bellezza invogli alma sí bella
14Solo ella il sa, che vuol ch’altrui si celi.
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