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92.
Dice di predir la sua fortuna nel volto de la sua donna,
come il nocchiero ne l’aspetto de le stelle.
Come il nocchier da gl’infiammati lampi,
Dal sol nascente o da la vaga luna,
Da nube che la cinga oscura e bruna
4O che d’intorno a lei sanguigna avvampi,
Conosce il tempo in cui si fugga e scampi
Nembo o procella torbida importuna
O si creda a l’incerta aspra fortuna
8Il caro legno per gli ondosi campi;
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