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Già difetto non sei
  15De la gentil mia donna,
  Che nulla manca in lei se non pietate;
  E temer non devrei
  Ch’ove onestà s’indonna
  Regnasse Amor fra voglie aspre e gelate:
  20Pur la sua gran beltate
  Ch’altrui sí rasserena
  E lo mio picciol merto
  Mi fa dubbioso e ’ncerto,
  Tal che sei colpa mia, non sol mia pena:
  25Sei colpa e pena mia,
  O cruda Gelosia.
E me stesso n’accuso
  Ch’al mio martir consento
  Sol per troppo voler, per troppo amare;
  30E quel che dentro è chiuso
  Con cento lumi e cento
  Veder i’ bramo, e non sol ciò ch’appare.
  Luci serene e chiare,
  Soavi e cari detti,


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