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144.
Parla con l’Aure e con l’Ore, pregando l’une che si fermino,
l’altre che portino i suoi lamenti a la sua donna.
Ore, fermate il volo
Nel lucido orïente,
Mentre se ’n vola il ciel rapidamente;
E, carolando intorno
5A l’alba mattutina
Ch’esce da la marina,
L’umana vita ritardate e ’l giorno.
E voi, Aure veloci,
Portate i miei sospiri
10Là dove Laura spiri
E riportate a me sue chiare voci,
Sí che l’ascolti io solo,
Sol voi presenti e ’l signor nostro Amore,
Aure soavi ed Ore.
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