< Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

— 232 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:240|3|0]]

149.

Nel ritorno de la signora Laura a la città le prega felice viaggio,

dimostrando la sua eccellenza per la quale è degna d’esser favorita

dal cielo e da la natura.


Or che riede Madonna al bel soggiorno
  Chi la difende da l’estiva arsura?
  O qual frondoso calle o selva oscura
  4Le rose adombra ond’è quel viso adorno?
Ben ella è degna a cui di nubi intorno
  Umide e fresche tessa un vel Natura
  E stilli ’l ciel pioggia piú dolce e pura
  8E desti l’aure e tempri il caldo giorno;
Degna, ch’essendo il sol ne l’orizzonte
  Cinto di raggi, da’ sentieri usati
  11Torca il gran carro sol per farle onore.
Ma ’l suo chi regge per campagne e prati?
  Oh pur foss’io, ma con sua pace, Amore,
  14L’Automedon un giorno e poi Fetonte!


    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:240|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.