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154.
Prega la sua donna che, se non gli vuol dare il suo core,
gli dia almeno la sua imagine, e poi conclude che gli debba donar
l’una e render l’altro.
S’a sdegno voi prendete
Ch’il cor vostro vi chieda,
L’imagin vostra almen mi si conceda.
Ma chi fia che l’ammiri,
5L’ami e se ’n mostri vago
Se non segue il mio cor la vostra imago?
Dunque il cor mi rendete,
Che, perché in me respiri,
Non fia men vostro in tutti i suoi desiri.
155.
Rende la cagione perchè avendola impressa nel core
desideri la sua imagine.
Se l’imagine vostra
In me dipinge Amore,
Perché l’opra chied’io d’altro pittore?
Ben puote il mio pensiero
5Mirar la forma interna,
Ma non farà che l’occhio unqua la scerna.
Dunque, privo del vero,
L’abbia almen finta il senso,
Perch’io rimiri in voi mentre vi penso.
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