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172.
Parla con gli occhi de la signora Laura pregandoli che non potendo
riguardar sé stessi sian contenti di riguardare lui, sí ch’egli
possa ritrarli ne le sue rime.
Luci, sovra ogni luce altiere e liete,
Poi che voi stesse di mirar v’è tolto
E gioir di quel ben ch’è ’n voi raccolto
4E di quei pregi onde sí ricche siete,
Con sí nov’arte almen or non tenete
Vostro splendore a me chiuso ed involto,
Qualor con gli occhi e col pensier son volto
8Dove a’ raggi d’Amor lucenti ardete.
Forse invidiate voi che sí felice
Per la vostra bellezza altri divegna,
11Se pur goderne in parte a voi non lice.
Deh, se mi foste un giorno a pien concesse,
Io farei ’n virtú vostra opra sí degna
14Che quasi dentro a lei sareste espresse.
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