< Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

— 258 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:266|3|0]]

174.

Nel ritorno de la signora Laura in villa dice che la città

per la sua lontananza ha perduta ogni gentilezza

e le selve l’hanno acquistata.


Or che l’aura mia dolce altrove spira
  Fra selve e campi, ahi, ben di ferro ha ’l core
  Chi riman qui solingo, ove d’orrore
  4È cieca valle, di miseria e d’ira.
Qui nessun raggio di beltà si mira:
  Rustico è fatto e co’ bifolci Amore
  Pasce gli armenti e ’n su l’estivo ardore
  8Or tratta il rastro ed or la falce aggira.


    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:266|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.