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208.
Dimostra come la servitù e la violenza d’Amore
sia quasi volontaria.
Per darci eterna gloria Amore scrisse
Sue leggi in questa dura e bianca pietra
Col piú lucido stral d’aurea faretra,
4E qui perpetue ognor saranno e fisse;
— E quinci al viver suo le prenda, ei disse,
Ogni spirto gentile: e chi s’arretra
Là dove grazia per servir s’impetra,
8Mal fugge quel che ’l cielo a lui prescrisse;
Né schiva le catene e i cari nodi,
Né la saetta, né l’ardente face,
11Ond’io costringo ad ubbidire a forza. —
Cosí l’arme e le leggi in dolci modi
Amor ha poste insieme, e giunge e sforza
14Qualunque è piú guerriero o piú sagace.
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