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Pur, se convien che quest’Egeo crudele
Per donna solchi, almen fra le sirene
14Trovi la morte e non fra scogli e sirti.
210.
I.
Descrive come andando per vedere un incendio notturno
s’accendesse d’amoroso fuoco.
Ardeano i tetti, e ’l fumo e le faville
Rote faceano e tenebrosi giri,
E ’ntanto io spargea fuor caldi sospiri
4Al ribombar de le sonore squille;
Quando sembianze placide e tranquille
L’alto incendio destâr de’ miei desiri;
Ed or dovunque gli occhi o ’l piede io giri
8Miro i bei raggi sparsi a mille a mille.
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