< Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

— 24 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:32|3|0]]

16.

Descrive maravigliosamente i miracoli che fa la sua donna con la sua

bellezza, per la quale tutti i dolori si convertono in piacere,

e l’altre passioni nel suo contrario.


Se mi doglio talor ch’in van io tento
  D’alzar verso le stelle un bel desio,
  Penso — Piace a Madonna il dolor mio — ;
  4Peró d’ogni mia doglia io son contento.
E se l’acerba morte allor pavento,
  Dico — Non è, se vuole, il fin sí rio — ;
  Tal che del suo voler son vago anch’io
  8E chiamo il mio destino e tardo e lento.
Non cresce il male, anzi ’l contrario avviene,
  S’ella raddoppia l’amorosa piaga
  11E sana l’alma con sue dolci pene.
Miracolo è maggior che d’arte maga,
  Trasformar duolo e tema in gioia e spene
  14E dar salute ove piú forte impiaga.


    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:32|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.