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222.


Donna, poiché fortuna empia mi nega
  Seguirvi e cinge al pié dure catene,
  Almen per l’orme vostre il cor ne viene
  4Cui laccio, oltre i bei crini, altro non lega;
E fa quasi augellin che l’ali spiega
  Dietro ad uom che dolce esca in man ritiene,
  Ché di cibarsi ne’ begli occhi ha spene,
  8Onde vi segue e si lamenta e prega.
Prendetel voi, e dentro al vostro seno
  Riponetel benigna, e quivi poi
  11Felice prigioniero i giorni spenda.
Forse avverrà che i dolci affanni suoi
  Canti e ’l bel vostro nome, e ’l suono intenda
  14Quanto cingono intorno Adria e Tirreno.


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