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259.


Soletto Amor tendea,
  Qual pescator, le reti
  Fra cari scogli per diporto un giorno,
  Ed un bel fior vedea,
  5Ch’a tutti i fior piú lieti
  Facea ne l’onde amare un dolce scorno;
  E pien di maraviglia
  Dicea — Felice preda! o chi la piglia? —


260.


Donna, il bel vetro tondo
  Che ti mostra le perle e gli ostri e gli ori
  In cui tu di te stessa t’innamori,
  È l’effigie del mondo,
  5Ché quanto in lui riluce
  Raggio ed imago è sol de la tua luce.
  Or chi de l’universo
  Può i pregi annoverar sí vari e tanti,
  Quegli, audace, si vanti
  10Di stringer le tue lodi in prosa e ’n verso.


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