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314.


Perché di seno in seno
  Cosí trasporti, Amore,
  Questo vermiglio, lieto e vago fiore?
  Ben déi saper che l’uno
  5Tutto d’onesto foco
  E pien di casto gelo è l’altro loco.
  Ma s’egli danno alcuno
  Non ha tra fiamma e ghiaccio,
  Perché tra l’uno e l’altro i’ mi disfaccio?


315.


Quella candida mano
  Ch’a mezzo il verno i vaghi fiori accinse,
  Me con leggiadri nodi ancora strinse.
  Deh! s’un medesmo fato
  5Hanno i bei fiori ed io,
  Non bramo di morir se non legato,
  Ma ’n sí bel petto di morir desio.


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