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342.


Già fu mia dolce speme
  Assai debile e lenta,
  Or cresce sí ch’ella piacer diventa.
  Ma, perch’io speri insieme
  5E insieme abbia diletto,
  Mai non adempie Amor ogni difetto;
  E sempre il mio piacere
  Temprando va, perch’io maggior lo spere.


343.


Soavissimo canto,
  Oh pur t’oda una volta
  E poi mi stilli in lagrimoso pianto!
  Felice chi t’ascolta!
  5Felice chi risguarda
  La rosa, onde tu spiri, ancor non cólta!
  Felice sí, ma tarda
  Fôra la sorte mia
  Fra quel sí dolce odore e l’armonia.


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