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357.


Io v’amo sol perché voi siete bella,
  E perché vuol mia stella
  Non ch’io speri da voi, dolce mio bene,
  Altro che pene.
5E se talor de gli occhi miei mostrate
  Aver qualche pietate,
  Io non spero da voi del pianger tanto
  Altro che pianto.
Né, perché udite i miei sospiri ardenti
  10Che per voi spargo a i venti,
  Altro spera da voi questo mio core
  Se non dolore.
Lasciate pur ch’io v’ami e ch’io vi miri
  E che per voi sospiri,
  15Chè pene pianto e doglia è sol mercede
  De la mia fede.


358.


Amarilli, s’io te miro,
  Miro il sol de gli occhi miei:
  Tanto bella e vaga sei
  4Ch’io per altra non sospiro.
Se tu ridi, il dolce riso
  M’apre il ciel di primavera:
  O sei cruda o lusinghiera,
  8Sempre ho innanzi il tuo bel viso.
Se tu parli ed io ti sento,
  Sento un’aura in mezzo aprile,
  Sí soave, sí gentile,
  12Che fa dolce il mio tormento.


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