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21.

Parla con la sua donna ne la sua partita, dicendo che se la fortuna

gl’impedisce di seguitarla non può impedire il suo pensiero

il qual la segue e la vede per tutto.


Donna, crudel fortuna a me ben vieta
  Seguirvi e ’n queste sponde or mi ritiene,
  Ma ’l pronto mio pensier non è chi frene
  4Che sol riposa quanto in voi s’acqueta.
Questo vi scorge ora pensosa or lieta,
  Or solcar l’onde, ora segnar l’arene
  Ed ora piagge ed or campagne amene
  8Su ’l carro sí com’ei corresse a meta.
E nel materno albergo ancor vi mira,
  Fra soavi accoglienze e ’n bel sembiante,
  11Partir fra le compagne i baci e ’l riso.
Poi, quasi messaggier che porti avviso,
  Riede e ferma nel cor lo spirto errante
  14Tal che di dolce invidia egli sospira.

    Rime di T. Tasso, II. 3

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