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381.

Ricusa una camicia donatagli.


Di qual erba di Ponto o di qual angue
  Trasse Amor l’empio tòsco onde consperse
  Poi la mia maga il lin che mi coperse
  4Il nudo sen, ond’ei ne ferve e langue?
Arder già sento entro le vene il sangue:
  O fiamme, o pene mie gravi e diverse!
  Don via men fiero la gelosa offerse
  8Che fu delusa dal Centauro esangue.
Maga crudel se fura, e piú crudele
  S’avvien che doni: almen l’iniqua vesta,
  11Se tener vuole il furto, or si ritoglia.
Lasso, ch’io spargo invan gridi e querele!
  Ahi, chi mi trae l’insidïosa spoglia?
  14Ahi, chi le fiamme e ’l rogo almen m’appresta?


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