< Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

— 422 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:430|3|0]]

Pur forse, o dea, te ’n vai del pregio altera
  Di castità, perché ferino volto
  80Vestir festi Atteon, spruzzando l’acque?
  Or dimmi, lui rendesti errante fera
  Perché ti vide il bel del corpo occolto
  O perché a le tue voglie ei non compiacque?
  Ver è, se ben si tacque,
  85Ch’egli a forza e con voglia aspra e severa
  Da le tua braccia sciolto
  Se ’n gisse, mentre tu d’ardor ripiena
  Al collo gli facei stretta catena.
Ma tu t’ascondi, ed a gli accesi rai
  90Tenebre intorno aspergi or de’ tuoi falli
  Udendo di quaggiú vere novelle.
  Chiuditi pur, né ti mostrar piú mai,
  Perché non merti in ciel vezzosi balli
  Guidar in compagnia de l’altre stelle.


    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:430|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.