< Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

— 430 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:438|3|0]]

389.

[A Isabella Bendidio in nome di Cornelio Bentivoglio.]


Donna, se ben le chiome ho già ripiene
  D’algente neve, il cor però non verna:
  Sàsselo Amor che tacito ’l governa
  4E vive le faville in lui mantiene.
Etna cosí sul dorso alto sostiene
  Le brine e ’l gelo e dentro ha fiamma eterna;
  Selce cosí gelata è ne l’esterna
  8Parte, e ’l foco nativo ha ne le vene.
Ben, se ’l petto talor mi ripercote
  Colpo de’ tuoi begli occhi, a piú d’un segno
  11Mostra l’interne fiamme il mio sembiante:


[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:438|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.