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389.
[A Isabella Bendidio in nome di Cornelio Bentivoglio.]
Donna, se ben le chiome ho già ripiene
D’algente neve, il cor però non verna:
Sàsselo Amor che tacito ’l governa
4E vive le faville in lui mantiene.
Etna cosí sul dorso alto sostiene
Le brine e ’l gelo e dentro ha fiamma eterna;
Selce cosí gelata è ne l’esterna
8Parte, e ’l foco nativo ha ne le vene.
Ben, se ’l petto talor mi ripercote
Colpo de’ tuoi begli occhi, a piú d’un segno
11Mostra l’interne fiamme il mio sembiante:
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