< Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

— 433 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:441|3|0]]

391.

[Ad istanza di Febo Bonnà.]


Aura è la vita mia che da voi spira,
  Aurelia, e ’nforma in vece d’alma il core,
  Ché l’alma propria sua seguendo Amore
  4A voi se ’n viene e dentro a voi si gira:
Onde, che non gli tolga invidia ed ira
  Quel perché solo il suo mortal non more,
  Di sospetto egli trema e di timore
  8Se mai sdegnosa insuperbir vi mira.
Ma, se sereni de’ begli occhi i soli
  Pietosa in lui volgete e de’ bei crini
  11A l’aura l’auro dispiegate in mostra,
Parme che co’ sospir l’anima vostra
  Da le porte di perle e di rubini,
  14Seguendo il lusinghiero, a me se ’n voli.

Rime di T. Tasso, II. 28

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:441|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.