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398.
In morte de la signora Flaminia... ad istanza
del sig. Giulio Mosti.
1.
La bella fiamma che m’ardeva il core,
Dove le sue faville io serbo e celo,
In terra è spenta, ma raccesa in cielo
4Tra gli altri lumi c’hanno eterno onore.
Ivi la veggio scintillar d’amore
Quando spiega la notte il negro velo
E sparge intorno il rugiadoso gelo,
8E sento insieme il suo vivace ardore.
O già soave fiamma, or vaga stella,
Se già reggesti la mia dubbia vita
11Mentre fusti mortale in queste sponde,
Or, ch’immortal sei fatta e via piú bella,
Scorgila fra gli scogli ov’è smarrita
14Al queto porto de l’orribil’onde.
399.
Nel medesimo argomento.
2.
O vaga tortorella,
Tu la tua compagnia
Ed io piango colei che non fu mia.
Misera vedovella,
5Tu sovra il nudo ramo,
A pié del secco tronco io la richiamo:
Ma l’aura solo e ’l vento
Risponde mormorando al mio lamento.
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