< Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

— 443 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:451|3|0]]

404.

Nel medesimo argomento.

2.


L’avventurosa mensa a cui sedea
  La donna mia fra l’altre belle e oneste,
  Simile a quella fu che di celeste
  4Ambrosia pasce Marte e Citerea.
E mentre i passi al chiaro suon movea,
  Le care danze non parean di queste;
  Ma sí leggiadre ed amorose e preste
  8Come suol farle l’amorosa dèa.
E tu sembravi, Ancona, il terzo giro
  Suo dolce albergo; e i tuoi sublimi tetti,
  11L’onde, gli scogli e le minute arene,
E l’aura pura e l’aure tue serene
  Sospiravan d’amore; e i duri petti
  14Si distruggean per gioia e per desiro.


    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tasso - Rime d'amore.djvu{{padleft:451|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.