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433.
[Ad istanza di...]
Se tu mi lasci, perfida, tuo danno:
Non ti pensar che sia
Misera senza te la vita mia.
Misero ben sarei
5Se miseria i’ stimassi e non ventura
Perder chi non mi cura
E ricovrar quel che di me perdei.
Misera tu, che per novello amore
Perdi quel fido core
10Ch’era piú tuo che tu di te non sei;
Ma il tuo già non perd’io
Perché non fu mai mio.
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