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447.

[Per la signora Giulia Negri ad istanza del signor Annibale Ippoliti.]

1.


Ebbe il cielo una stella,
  Giulia, che si chiamò col vostro nome:
  Voi due n’avete e piú lucenti chiome,
  E gemme e perle ed oro
  5D’Amor gloria e tesoro,
  E mille grazie in voi diffuse e sparse;
  E queste ferme son se quelle sparse.


448.

[Nel medesimo argomento.]

2.


Un fior del bello, un raggio,
  Un’aura d’auro e di serena luce
  Par questa donna che m’inspira e luce;
  Ma un’aura, un raggio, un fiore
  5Che non si cangia e non s’oscura o scema
  La vaghezza o l’odore,
  Una beltà ch’è nel suo mezzo estrema,
  Un altissimo obietto al basso ingegno,
  E del vago pensiero un fermo segno.


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