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452.

Ad istanza del signor Gian Giacomo Tasso alla signora Florida Secco

che si faceva vento.


Per temprarve al bel seno al chiaro viso,
  Donna bella e gentile, estivo ardore
  Spargan le penne di piú bel candore
  4I cigni di Meandro e di Cefiso,
E chi i cento occhi del custode anciso
  Dipinti ha ne le sue d’altro colore,
  E l’ale proprie si dispogli Amore
  8E si resti con voi ne l’ombre assiso.
E, se non basta ciò, Zefiro intorno
  Spargendo gigli e rose in voi respiri
  11Et ondeggiar vi faccia il crine adorno.
Ma chi tempra quel foco e que’ martiri
  Onde m’ardete voi la notte e ’l giorno,
  14Se tutti fiamme sono i miei sospiri?

    Rime di T. Tasso, II. 31

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