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  Quando il ciel si rischiara e quando imbruna,
  Ma piango mia fortuna;
  60E quale in secco ramo
  Solingo augel riposa,
  Tal io vista odïosa
  Stimo pur ciascun’altra e lei sol bramo:
  Forse nulla si perde
  65Mentre il sereno io vo fuggendo e ’l verde.
Tu, che vagheggi il mare
  E l’arenoso lido,
  Ben Ermo sei, come t’appelli, o monte,
  Or ch’ella non appare
  70E d’amor freddo è il nido
  E turbato ogni rivo ed ogni fonte;
  E con oscura fronte
  Tutti rimiri intorno
  I nudi e mesti campi
  75Là dov’orma si stampi,
  Fin ch’ella torni lieta al bel soggiorno
  E col suo dolce lume,
  Quest’alma rassereni e ’l monte e ’l fiume.
Canzon, trova il mio core e la mia donna,
  80Che da lei non si parte
  In alta e chiara o ’n bassa e fosca parte.


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