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456.

3.


Oggi in sé stesso pur ritorna e gira,
  Dopo lungo aspettare, il giorno e l’anno
  Ch’ebbe principio in me quel dolce affanno
  4Per cui sí lieta ancor l’alma sospira;
Ma ’l vago cor, che solo al cielo aspira,
  A me non riede e segue un caro inganno
  Di que’ begli occhi che beato il fanno
  8Senza mostrar giammai disdegno ed ira.
Cosí non turbi mai la pioggia e ’l gelo,
  Candida luce, il tuo sereno e ’l verde,
  11E siano in bando i tuoni e le procelle.
Rendi a la vita mia che già si perde
  O l’altrui core o ’l mio, ch’è rapto al cielo
  14Per l’alte vie de l’amorose stelle.


457.

4.


Amor, che parti e giungi
  L’alme e i pensier, gli affetti i sensi e i cori,
  E spesso un sol tu fai di mille amori;
  Nel mischiar mente a mente ed alma ad alma
  5Nulla riman distinto,
  La vincitrice e ’l vinto;
  E la morte si fa vitale ed alma,
  E ’l perder cara palma,
  Gloria divien lo scorno, utile il danno,


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