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  10Re cortese il tiranno;
  Ma se quel che mischiasti ancor dividi,
  Non perturbi ed ancidi
  Ma vari e cangi a la contraria parte
  La fortuna, il voler, l’ingegno e l’arte.


458.

5.


Or temenza è il desire,
  E ’l riso è pianto, e ’l mio piacer languire,
  La morte è vera vita,
  La vita è vera morte.
  5Ma con piú lieta o piú felice sorte
  Non siam quel che già fummo od ella od io,
  Ma di duo spirti fece un spirto Amore
  E di due cori un core
  E di duo già mortali un quasi iddio;
  10Ma se mai ci divide
  Io mi cangio in Jole, ella in Alcide.


459.

6.


Chiaro cristallo, a la pensosa mente
  Simil ch’Amore illustra e fa serena,
  Se sdegni simigliar cosa terrena
  4Ed imagin mortale aver presente,


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