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  E ’l lampeggiar del riso umile e piano
  4Veggia da presso e ’l folgorar de gli occhi,
E notar possa come quindi scocchi
  Lo stral tuo dolce e mai non parta in vano,
  E come al cor dal bel sembiante umano
  8D’amorose dolcezze un nembo fiocchi;
Fia tuo questo lacciuol ch’annodo al braccio
  Non pur, ma vie piú stretto il cor n’involgo:
  11Caro furto, ond’il crin madonna avvolse.
Gradisci il voto, ché piú forte laccio
  Da man piú dotta ordito altri non tolse;
  14Né per che a te lo doni indi mi sciolgo.


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