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54.

Assomiglia il suo dolce pensiero amoroso, che non è mescolato con gli altri amarissimi, al favoloso Alfeo, che passando sotto il mare per congiungersi con Aretusa non mescola l’acque salse con le dolci.


Come la ninfa sua fugace e schiva,
  Che si converte in fonte e pur s’asconde,
  L’innamorato Alfeo per vie profonde
  4Segue e trapassa occulto ad altra riva,
Ed irrigando pallidetta oliva
  Co’ bei doni se ’n va di fiori e fronde,
  E non mesce le salse a le dolci onde
  8E dal mar non sentito in sen le arriva:
Cosí l’anima mia, che si disface,
  Cerca pur di madonna, e lode e canto
  11Le porta in dono ed amorosa pace;
Ma le dolcezze sue non turba in tanto
  Fra mille pene il mio pensier seguace
  14Passando un mar di tempestoso pianto.

Rime di T. Tasso, II. 6

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