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Quando vid’io con sí pietoso zelo
La mia donna cangiar volto e colore,
Che non pur addolcir l’aspro dolore
8Ma potea fra gli abissi aprirmi il cielo. —
Vattene — disse; — e se ’l partir t’è grave
Non sia tardo il ritorno, e serba in tanto
11Del mio cor teco l’una e l’altra chiave. —
Cosí il dolore in noi forza non have
E siam quasi felici ancor nel pianto:
14O medicina del languir soave!
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