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scena ii. | 31 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Teatro in versi (Giacosa) I.djvu{{padleft:39|3|0]];Oliviero
- Per poco in sul confine
- Della montagna, dove la valle si disfalda
- Non uscivo malconcio.
- Renato
- Come! Narra.
- Oliviero
- La salda
- Spada, e l’animo ardito del mio paggio Fernando
- Mi tolsero di briga. Venivam cavalcando
- Il mio paggio e due bravi, quando dalla foresta
- Uscì un sibilo acuto: sollevammo la testa,
- E ci apparve sbucata sul margin della strada
- Di dieci malandrini armati una masnada;
- Stemmo, e il maggior di quelli fattosi a noi dinante
- C’impose di seguirlo con un piglio arrogante.
- Fernando a lenti passi gli si mosse vicino:
- - Forse ti seguiremo, ma insegnane il cammino: -
- Gli disse, e con un colpo lo stese a terra. Tosto
- Minacciosi i rimasi ci furono daccosto,
- Meno per trar vendetta del capo insanguinato
- Che per far bella ruba del bottino agognato.
- Eran nove gagliardi, armati e risoluti,
- Noi quattro, io vecchio, i luoghi minacciosi e sconosciuti.
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