Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
41 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tebaldo e Isolina.djvu{{padleft:43|3|0]]
„ Deh? cedi, o padre: con espressione animata
„ Erm. agitato E ch’io!...
„ Is. Tebaldo adoro:
„ Se da lui mi dividi...
„ Erm. Lasciami... taci... partendo
„ Is. con forza La tua figlia uccidi. lo segue
SCENA XIII.
Volte antichissime nella torre del Castello.
Boemondo senz’elmo, fra guardie, e poi Tebaldo.
Tutto è perduto... fin la speme. Ancora
Pochi momenti; E poi,
Ombre dilette, a voi
M’unirà morte... e qual morte!
fremente rimane cupamente concentrato
Dover si compia: - Io tremo s’avanza
Padre...tristissimo
Boe. Indegno! — Tu qui? — che vuoi? — severo
Teb. Perdono.
Boe. Osi sperarlo?
Teb. E in questi ultimi istanti con passione
Il tuo cuore!deciso
Boe. L’amor mio ridonarti... a un patto — e giura
Al mio volere estremo,
Giura, che obbedirai.
Teb. Lo giuro
Boe. Dammi il tuo pugnal.