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Atto terzo, Scena prima 89

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  Ferdinando.
  No,
o creatura preziosa, meglio
spezzarmi i nervi e rompermi la schiena
che lasciarvi compire un disonore
simile mentre rimarrei seduto
senza far nulla.

  Miranda.
  Assai meglio che a voi
mi converrebbe un tal lavoro. Il mio
cuore lo anela e ben ripugna al vostro.

  Prospero.
a parte.
Avvelenato sei, povero verme:
lo prova questa tua visita.

  Miranda.
  Avete
l’aspetto stanco.

  Ferdinando.
  O nobile signora,
non è vero: per me siete un mattino
fresco anche quando è notte. Ma vi prego,
ditemi il nome vostro ch’io lo possa
pronunziar nelle mie preci.

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