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Atto terzo, Scena prima 93

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l’innocenza mia semplice ed onesta.
Sarò la moglie vostra se vorrete
sposarmi o morirò vostra fantesca.
Che compagna vi sia, voi ben potete
ricusare ma pur vi sarò serva
che lo vogliate o no.

  Ferdinando.
  La mia più cara
signora e come sono adesso, sempre
umile innanzi a voi.

  Miranda.
  Dunque, mio sposo?

  Ferdinando.
Sì e con tal volonteroso cuore
quanto la servitù mai non è stata
di libertà. Prendi la mano.

  Miranda.
  Ed ecco
la mia con tutto il core in essa. Ed ora
addio per poco.

  Ferdinando.
  Mille e mille dolci
cose!
Exeunt da vie diverse.

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