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Atto terzo, Scena seconda 99

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me l’ha rubata. Se la tua grandezza
vuol di lui vendicarmi — io so che osarlo
tu puoi, ma non costui....

  Stefano.
  Questo è vero.

  Calibano.
  Sarai signore
di tutto quanto ed io ti servirò.

  Stefano.
  E come si potrà fare? Mi ci puoi condurre tu?

  Calibano.
Sì, sì, signore mio: mentre ch’ei dorme
te lo farò vedere e nella sua
testa potrai ben conficcargli un chiodo.

  Ariele.
  Tu mentisci: non lo puoi fare.

  Calibano.
Che scemo quel fantoccio! O tu pagliaccio
rognoso! Io prego vostra signoria
di picchiarlo e di togliergli la sua
bottiglia. Non potrà più bere quando
non ce l’avrà, se non l’acqua marina,
chè non gli mostrerò le fresche fonti.

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