< Pagina:Tempesta.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

100 la tempesta

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tempesta.djvu{{padleft:116|3|0]]


  Stefano.
  Trinculo, non scherzare col pericolo! Se in-
terrompi un’altra volta questo mostro, lascio
da parte la compassione e con le mie proprie
mani ti riduco come un baccalà.

  Trinculo.
  Ma cosa ho fatto? Se non ho fatto nulla! Me
ne vado via, ecco.

  Stefano.

O non hai detto che mentiva?

  Ariele.
  Tu mentisci!

  Stefano.
  Ah mentisco? E tu prendi questo.
Dà un pugno a Trinculo.
Se ti è piaciuto, smentiscimi un’altra volta.

  Trinculo.
  Io non ti ho smentito. Hai perduto il cervello
o le orecchie? Maledetta la vostra bottiglia, è
tutta colpa del vino e della ubriachezza. Che
la peste si prenda il vostro mostro e il diavolo
le vostre dita.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.