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130 la tempesta

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perse. Il suo corpo, con l’età, più brutto
diventa e la sua mente incancrenisce.
Rientra ARIELE carico
di oggetti luccicanti.
In tal maniera castigar li voglio
fin che debban ruggire!
Ad Ariele.
Vieni, appendi
quei vari oggetti sopra questa corda.
Prospero e Ariele ri-
mangono invisibili.

Entrano Calibano, Stefano e Trinculo tutti bagnati.

Calibano.


Piano, vi prego, che la cieca talpa
non possa udire i nostri passi. Siamo
vicini alla sua grotta.

Stefano.


  Mostro, il vostro folletto, che dicevate inof-
fensivo, si e condotto con noi come un fuoco.
fatuo.171-3

Trinculo.


  Mostro, puzzo da capo a’ piedi di piscio di
cavallo: per la qual cosa il mio naso è indi-
gnatissimo!

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