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152 la tempesta

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Alonzo.


Datemi
le vostre mani. Ogni tristezza ed ogni
dolore il cuor per sempre arda di quegli
che non v'auguri bene.

Gonzalo.


E così sia
Amen!
Rientra ARIELE col PADRONE del-
la nave seguito dal NOSTROMO
e ambedue pieni di stupore.
O guarda, Sire, o guarda, Sire,
ecco ancor due dei nostri. Avea pur detto
che se c'era potere in terra, questi
non sarebbe affogato! Ora, o Bestemmia,
che lanciavi da bordo tutte quante
le tue imprecazioni, non ne hai dunque
più sulla spiaggia? E non hai più la bocca
a terra? E cosa c'è di nuovo?

Il Nostromo.


Prima,
e assai meglio di tutto, c'è che abbiamo
trovato il nostro re salvo coi suoi.
Poi che la vostra nave ‒ quella stessa
che or fa tre ore credevam perduta ‒

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