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Atto quinto, Scena unica 159

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Ah tre volte imbecille fui, prendendo
per Dio questo ubriaco ed adorando
quest'altro pazzo ignobile!

Prospero.


Va' via!

Alonzo.


Via di qui! E rimettete quelli oggetti dove
gli avete trovati.

Sebastiano.


O meglio rubati.
Exeunt Calibano,
Trinculo e Stefano.


Prospero.


Sire, invito l'altezza vostra e tutta
la corte nella mia povera cella
dove potrete riposarvi questa
notte. Ma in parte impiegheremo il tempo
in discorsi cotali che veloce
ve lo farà trascorrere: la storia
della mia vita e di quel che mi accadde
fino dal primo giorno in cui son giunto
in quest'isola. E all'alba al vostro legno
vi condurrò che a Napoli vi porti,
dove spero veder solennizzato

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