< Pagina:Tempesta.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

----


NOTE 169

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tempesta.djvu{{padleft:185|3|0]]


Atto Terzo.

Scena II. - A pag. 95. Sarebbe davvero un bel mostro se avesse gli occhi nella coda....

È un'allusione a una pubblicazione fatta ai tempi di Shakespeare a proposito di una balena trovata morta sulla spiaggia di Ramsgate. In questa pub- blicazione era detto fra l'altro «si tratta dunque di un pesce mostruoso, ma non così mostruoso come è stato detto, perchè ha gli occhi nella testa e non sul di dietro». Vedi Summary, 1575


A pag. 101.

...rammenta
d'impossessarti dei suoi libri....

Il Malone osserva che questo episodio è una probabile rimembranza dell'incanto che Angelica fece sull'incantatore Malagigi, con l'aiuto di Argalia. L'Orlando furioso era stato pubblicato in Inghilterra nella traduzione del Harrington l'anno 1591.


A pag. 104. È l'aria della nostra canzone suonata dal ritratto di Nessuno. Allusione a una commedia anonima pubblicata in quei giorni: at the signe of No-body.


Scena III. - A pag. 109.

Che in Arabia vi è un albero per Trono della Fenice....

La favola della Fenice è raccontata da Plinio, dove Guglielmo Shakespeare deve averla letta nella traduzione dell'Holland, pubblicata appunto verso quell'epoca.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.