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Atto primo, Scena seconda 23

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  Prospero.
Che c’è di nuovo, spirito bizzarro,
e che puoi dimandarmi ora?

  Ariele.
  La mia
libertà!

  Prospero.
  Prima ancora che sia giunto
il tempo? Basta!

  Ariele.
  Te ne prego, almeno
rammenta i degni uffici che ti ho fatto,
nè ho mai mentito nè ho sbagliato mai.
E ti ho servito senza brontolare,
senza rancori! Tu mi promettesti
di condonarmi un anno intiero.

  Prospero.
  Hai forse
dimenticato da qual mai supplizio
ti liberai?

  Ariele.
  No.

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