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24 la tempesta

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  Prospero.
  Sì! Per questo credi
far grandi cose sol perchè calpesti
il fango dell’amaro abisso e scorri
sull’aspro vento settentrionale
e - per il mio servigio - entro le vene
della Terra ti chiudi allor che il gelo
la stringe tutta.

  Ariele.
  Non è ver, signore!

  Prospero.
Tu mentisci, o maligno spirto. Hai dunque
dimenticato Sicoràx, l’infame
strega che gli anni e che l’invidia al pari
di un cerchio avean ricurva? Dimmi, l’hai
dimenticata?

  Ariele.
  No, signore.

  Prospero.
  L’hai
dimenticata! Ove era nata? Dimmi!

  Ariele.
In Algeri, o signore!

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