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Atto primo, Scena seconda 25

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  Prospero.
  Ah sì? Da vero?
Ben una volta al mese è necessario
ch’io ti ripeta quel che fosti. E tu
l’hai già dimenticato. Quella strega
malvagia, Sicoràx, come tu sai
fu bandita da Algeri per delitti
innumeri e incantesimi capaci
di spaventare umano orecchio e pure
le salvaron la vita in prò di certa
sua azione. Non è vero?

  Ariele.
  Sì,
o signore.

  Prospero.
  Cotesta fattucchiera
dall’occhio cispellino fu condotta
quivi col figlio e abbandonata dalla
ciurma. E tu, schiavo mio, come sovente
mi hai narrato, eri suo servo e perchè
eri uno spirto troppo delicato
per compiere le infami e obbrobriose
sue volontà, ti rifiutasti ai gravi
ordini che ti dava e allor nell’impeto
dell’implacabil ira ella ti chiuse
- di possenti ministri con l’aiuto -

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