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Atto secondo, Scena prima 67

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può dettar leggi a Napoli? Rimanga
a Tunisi e si svegli Sebastiano„.
Dite: se quel sopor che ora li tiene
fosse la morte, non sarebber peggio
di quel che sono. E può qualcun regnare
su Napoli, così come costui
che dorme. Ci sarebbero signori
che potrebber parlar con altrettanta
inutile abbondanza al par di questo
Gonzalo. Io stesso potrei far discorsi
così vani. Ah perchè voi non avete
un’anima alla mia pari! Qual sonno
sarebbe questo al salir vostro! Udite?

  Sebastiano.
Credo di sì!

  Antonio.
  Con qual senso accogliete
questa vostra fortuna?

  Sebastiano.
  Mi rammento
che soppiantaste Prospero, il fratello
vostro.

  Antonio.
  È vero. E guardate come bene
mi stanno addosso queste vesti: molto

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