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Atto secondo, Scena prima 69

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vorremo suggerire e obbedienti
orologi quell’ora suoneranno
che diremo esser utile all’impresa
del momento.

  Sebastiano.
  Sarà mio precedente
il tuo passato, caro amico, e come
acquistasti Milano io farò mia
Napoli. Fuori la tua spada; un colpo
e ti libererai da quel tributo
che paghi, ed io, Re, ti amerò.

  Antonio.
  Snudiamo
le spade insieme e quando la mia mano
si alzerà, faccia la vostra altrettanto
per Gonzalo.
Rientra Ariele invisi‐
bile. Si ode una musica.

  Sebastiano.
  Ma ascolta una parola.
Lo trae da un lato, parlandogli.

  Ariele.
Ha preveduto il mio signor per mezzo
dell’arte sua questo periglio in cui
l’amico suo si trova e qui mi manda
chè tu viva e non muoia il suo disegno.

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